Al via la procedura per l’inserimento nelle Graduatorie Provinciali e di istituto per le Supplenze. I docenti potranno presentare domanda a partire dalle ore 15 del 22 luglio al prossimo 6 agosto. L’inserimento delle domande avverrà unicamente per via telematica attraverso il sistema Polis Istanze on Line.
Dopo la pubblicazione della Ordinanza Ministeriale n. 60/2020 e in vista dell’imminente aggiornamento delle graduatorie di istituto di II e III fascia e della costituzione delle nuove graduatorie provinciali, abbiamo predisposto una scheda che contiene:
- la nostra posizione politica
- i risultati ottenuti rispetto la bozza presentata durante gli incontri di confronto
- le principali modifiche alla tabella di valutazione titoli
- la parte tecnica relativa alla composizione delle graduatorie, i titoli di accesso, come saranno utilizzate.
- I motivi dei ricorsi.
La scheda UIL SCUOLA Ordinanza Ministeriale
Il Ministero ha pubblicato l’ordinanza ministeriale con la quale si appresta ad aggiornare le graduatorie di istituto. Si istituiscono le GPS, graduatorie provinciali supplenze, che dovrebbero semplificare le procedure di nomina dei supplenti a partire già dal prossimo settembre.
L’ordinanza prevede aggiornamento e nuovi inserimenti. Un provvedimento che invece di semplificare il sistema di reclutamento dei docenti, genererà confusione e lederà i diritti già acquisiti del personale.
Con un colpo di spugna – spiega la Uil Scuola – viene modificato il regolamento supplenze, si modificano le tabelle di valutazione intervenendo su criteri e punteggi.
Punteggi già cristallizzati che invece verranno modificati a danno dei docenti che, in tanti casi, vedranno i propri punteggi modificati con un totale sconvolgimento delle posizioni in graduatoria.
Un provvedimento che coinvolgerà oltre un milione di aspiranti, che in piena estate, si appresteranno a produrre domanda di inserimento/aggiornamento.
Di certo la Ministra non ha scelto il momento giusto per cercare di semplificare le procedure di aggiornamento delle graduatorie. Se a questo aggiungiamo tutti gli adempimenti ai quali sono chiamati gli uffici territoriali tra luglio e agosto, difficilmente, anzi sicuramente, ci ritroveremo a settembre con i docenti in cattedra ed assisteremo al solito ‘balletto’ di insegnanti che, ancora una volta, danneggerà la continuità didattica degli alunni.
La scuola, particolarmente in questo momento emergenziale, ha bisogno di certezze. Invece si continua a creare confusione, a ledere i diritti dei precari che con dedizione e professionalità fanno funzionare le scuole con l’inevitabile ricaduta sugli alunni già particolarmente provati.