Nell’anno scolastico 2025/26 in Toscana ci saranno 14 scuole in meno: 2 a Siena, 4 a Massa Carrara, 3 a Pistoia, 2 a Lucca, 2 a Grosseto e 1 a Firenze.
Quattordici istituzioni scolastiche che verranno tagliate e tanti posti di lavoro che andranno persi, perché in un dimensionamento uno più uno non fa mai due.
Questo quando in Toscana i numeri degli alunni, indicati dallo stesso Ministero, consentirebbero di salvare le nostre scuole dando, come più volte detto, un numero di autonomie ben diverso in quanto il numero delle Autonomie scolastiche si ottiene dividendo il numero degli alunni di una regione per un coefficiente ministeriale fisso che per decreto interministeriale per l’anno scolastico 2025/26 è fissato in 949.
Non solo sembra si sbagliano le divisioni ma, come se non bastasse, a questo si aggiunge un brutto pasticcio del ricorso al TAR che non ha mai avuto sentenza, differentemente da quanto in molte sedi viene affermato.
La Regione Toscana ha individuato tutte le scuole da tagliare per l’anno scolastico 2025/26, che per la provincia di Siena sono l’IC Folgore da San Gimignano e l’IC San Bernardino da Siena. Cosicché provincia e conferenze zonali dei comuni possono deliberare solo sulle scuole indicate.
Il metodo ed il merito dovevano essere diversi lasciando a questi enti, costituzionalmente e giuridicamente preposti, la possibilità di deliberare in autonomia consentendogli di intervenire sulle criticità che in terra di Siena sono note e si trascinano da anni, ma che ancora una volta non troveranno soluzione.
La difesa delle nostre scuole deve essere fatta dalla Regione Toscana respingendo al Ministero, e non rendendosene attrice, ogni ipotesi di dimensionamento. Difendere le nostre scuole vuol dire avere il coraggio di respingere un provvedimento ingiusto e lottare contro tagli immotivati.