Il 17, 18 e 19 aprile, il personale della scuola è chiamato a rinnovare le Rsu.
Solidarietà, libertà, autonomia, democrazia, partecipazione: la nostra battaglia non è solo sindacale ma culturale.
Si tratta di un appuntamento importante: in primo luogo perché l’esercizio della democrazia è la linfa del sindacato. Poi perché le Rsu ne rappresentano la base costitutiva, un argine alle politiche neo liberiste che vorrebbero trasformare la scuola da funzione a servizio, privatizzarla e farla diventare funzionale alle élites e alla produzione.
Un clima sociale pessimo, indotto da tagli, e la riduzione dei diritti suscitano frustrazione, rassegnazione e rabbia. Una richiesta di protezione e tutela che genera una domanda di sindacato sempre maggiore alla quale inevitabilmente segue, però, un proliferare di sigle sindacali molto legato ad elementi corporativi.
Un’offerta più ampia, di per sé, è un fattore positivo per la democrazia e di garanzia per i lavoratori che sono chiamati a decidere da chi farsi rappresentare. Una scelta che andrà fatta, sapendo che non si deve scegliere il Governo, ma il sindacato a cui affidare la rappresentatività di un potere mediato, tanto più forte ed incisivo quanto più sarà legato alla rappresentanza di interessi collettivi. Una sfida difficile per affrontare, e risolvere, crisi complesse.
Oggi serve un’azione politica di contrasto alle spinte neo liberiste in atto. Linea che può essere raccolta solo da un sindacato che abbia a cuore sia li interessi e i diritti, individuali e collettivi, dei lavoratori, sia quelli degli studenti e delle famiglie.
La Uil Scuola interpreta da sempre questa funzione di protezione, promozione e stimolo. Abbiamo svolto la nostra azione con la contrattazione e la partecipazione.
Abbiamo scelto un modo di fare sindacato sempre aggiornato, vivo, moderno: attraverso i nostri congressi, ci siamo messi in discussione modificando, di volta in volta, scelte e strategie, sempre seguendo i nostri valori di riferimento. Con queste credenziali di sindacato indipendente, laico, libero, plurale, chiediamo il voto per le nostre liste e i nostri candidati che condividono i nostri valori, che credono nei principi generali di libertà e giustizia sociale, nel lavoro, nella coerenza.
Persone attente alla concretezza e alle realtà che dobbiamo governare con l’azione e la proposta. Siamo pronti per risolvere i problemi complessi che ci attendono: esperienza, capacità, professionalità e partecipazione, ci sono di aiuto.
E’ ciò che possiamo offrirvi. Il resto dipende da voi. Con il vostro voto determinerete gli esiti delle elezioni.
Scegliere le liste e i candidati Uil significa dare più forza al lavoro nelle scuole e ai diritti di tutto il personale.