Ora un Governo dalla parte della gente che punti su ripresa economica, valorizzazione del lavoro, investimenti per scuola pubblica, ricerca e innovazione.
Il risultato elettorale fotografa il disagio per la situazione economia e sociale e il grande bisogno di cambiamento e di modernizzazione.
Alle forze politiche presenti in Parlamento – ha messo in evidenza Massimo Di Menna nel corso dell’attivo delle Rsu di Torino, a commento dell’esito delle elezioni – compete la responsabilità di un Governo, che sia dalla parte della gente, avvii il processo di modernizzazione e punti su ripresa economica, valorizzazione del lavoro, investimenti per la scuola pubblica, per la ricerca e l’innovazione.
Le prime scelte dovranno rivolgersi al contenimento dei costi della politica e alla qualificazione della spesa pubblica.
La Uil Scuola rilancia tre priorità per la scuola.
AUMENTARE GLI STIPENDI
Rivendichiamo il riconoscimento del lavoro e delle professionalità del personale a partire dal rinnovo del contratto per il triennio 2014-16. Un piano triennale di adeguamento degli stipendi, ormai non più sostenibili per una professione così importante attraverso un riequilibrio del rapporto tra spesa per l’istruzione e spesa pubblica, individuando risorse con l’eliminazione di sprechi e privilegi.
ASSICURARE STABILITA’
Serve un piano di stabilità, con immissioni in ruolo sui posti vacanti in organico di diritto, un organico funzionale pluriennale, per reti di scuola.
SBUROCRATIZZARE IL SISTEMA SCOLASTICO
Occorre una vera “rivoluzione ministeriale”, sburocratizzando il sistema e trasformando il ministero da organo di gestione a struttura servente, di supporto e monitoraggio con forte caratterizzazione tecnico-professionale.
La scuola, l’insegnamento, la didattica devono essere centrali.